Verso il Premio Lydia Tesio di domenica 2 novembre | La storia delle grandi campionesse | Ippodromo Capannelle

Advertisements

IL PREMIO LYDIA TESIO, UNA CORSA DAL PRESTIGIO INTERNAZIONALE PER LE MIGLIORI CAVALLE EUROPEE

La corsa che si disputa domenica 2 novembre all’ippodromo delle Capannelle è intitolata a Lydia Tesio, moglie del grande allevatore Federico Tesio, una donna con una profonda conoscenza delle linee genealogiche che ha giocato un ruolo fondamentale nell’allevamento e che ha seguito personalmente la carriera di campioni come Ribot e annotato in un quaderno i primi lavori a Pisa di un Nearco ancora verde puledro ma già in grado di mostrare il suo inarrivabile talento.

Donna Lidia è scomparsa nella seconda metà degli anni 60 e subito venne creata la sua corsa . La prima vincitrice fu Atala nel 68. La seguirono, tra le altre, i bei nomi di Croda Rossa, Ciacoleta, Dudinka, Orsa Maggiore, Grande Nube, Giustizia, Azzurrina, Marmolada, Miss Secreto, Lara’s Idea, Grey Way, Zomaradah, fino alle ultime quattro laureate che sono state Sopran Basilea, Romagna Mia, La Gite e, nell’edizione 2024, Sioux Life, montata da Dario Di Tocco. 

Advertisements

Il Premio Lydia Tesio ha storicamente attirato le migliori femmine d’Europa e ha spesso agito come trampolino di lancio per carriere di successo nel mondo delle corse e dell’allevamento.

Tra le vincitrici più significative del Premio Lydia Tesio si distinguono cavalle che hanno poi avuto successo in altre corse di alto livello o che hanno lasciato un segno nel mondo dell’allevamento. Ecco alcune delle più rilevanti.

Turfrose (2007): Una vittoria a sorpresa per questa cavalla, che successivamente fu acquistata e divenne una fattrice di successo in Giappone, producendo ottimi cavalli come Rosa Gigantea.

Sioux Life (2024): La cavalla ha dominato la scena italiana nella seconda metà della stagione, vincendo il Gruppo 2 del Lydia Tesio prima di essere trasferita all’estero.

Najah (2001): Questa vincitrice del team Godolphin ha contribuito a elevare il profilo internazionale della corsa all’inizio del secolo.

Laganore (2016): Una cavalla di spessore internazionale che vinse al record della corsa, 01.58.87 galoppando sui 2000 metri della pista grande sotto quel limite dei 2 minuti mai prima varcato nella storia del Lydia Tesio.

God Given (2018): Questa cavalla inglese ha vinto il Premio Lydia Tesio quando era di Gruppo I, un riconoscimento della sua qualità.

Lune d’Or (2004): Vincitrice francese che ha mantenuto l’eccellenza della corsa con una vittoria di prestigio. 

Advertisements

Tornando ancora più indietro le vincitrici più significative delle prime 20 edizioni del Gran Premio Lydia Tesio (1968-1987) includono cavalle allenate da Sergio Cumani che hanno dominato negli anni ’70. 

Dobrowa (1969): È stata la prima delle quattro vincitrici del Gran Premio Lydia Tesio allenate da Sergio Cumani.

Dudinka (1973): Ha vinto per la Scuderia Cieffedi, che sarebbe diventata la scuderia più vincente nel periodo in questione.

Grande Nube (1975): Un’altra vincitrice della Scuderia Cieffedì, sellata da Sergio Cumani, che ha ottenuto tre vittorie nel decennio.

Time and Life (1976): Ha consolidato il successo della Scuderia Cieffedi e dell’allenatore Sergio Cumani, portando il loro conteggio a tre vittorie in quattro anni.

Zabarella (1977) : Ha vinto nell’anno in cui il Lydia Tesio si fregiava per la prima volta dell’etichetta di gruppo 1. Allenata da Ubaldo Pandolfi per i colori ‘mitici’ biancorossi con croce di Sant’ Andrea della Razza Dormello Olgiata. 

Advertisements
Advertisements

Leave a comment