
La lunga storia dell’International Trot, corsa che da sempre ha l’obiettivo di mettere a confronto cavalli americani e campioni europei, ha inizio al Roosevelt Raceway di Westbury, New York, nel 1959, e prosegue in pista fino alla sua prima chiusura con un solo successo italiano, quello ottenuto da DELFO nel 1977, con in sulky e al training Sergio Brighenti, per i colori di Enrico Tosonotti.
Successivamente, dopo il 1988, l’evento si sposta proprio allo Yonkers Raceway di Yonkers, sempre a New York, crescendo sempre di più e venendo considerato dai media locali e internazionali come la corsa più glamour, sfarzosa, eccitante e dalle scommesse più pazze e intriganti (citazione presa dal The New York Times), rispetto ad altre competizioni magari con più storia alle spalle e un montepremi ancora più ricco.
Con una borsa da un milione di dollari, l’International Trot riparte con grande forza ed entusiasmo nel 2015, dopo il lungo stop iniziato nel 1995 e durato quindi ben 20 anni, e viene vinto da PAPAGAYO E regalando alla Norvegia la prima vittoria nella competizione. L’International Trot purtroppo è costretto a fermarsi di nuovo improvvisamente nel 2020 o nel 2021 a causa delle restrizioni di viaggio imposte a seguito della pandemia di COVID-19.
Nel frattempo per i colori italiani sono già arrivati altri due storici successi, quello di TWISTER BI nel 2017 con la guida di Christopher Eriksson e il training di Jerry Jordan, un figlio di Varenne (il nostro cavallo mito che non hai mai corso questa corsa) per i colori di Pasquale Ciccarelli e poi nel 2019 grazie a ZACON GIO, Roberto Vecchione in sulky e Holger Ehlert, la proprietà di Giuseppe Franco, il successo questa volta di un nipote del Capitano, essendo figlio di Ruty Grif.
Nel 2022 poi si materializza lo splendido successo di COKSTILE cavallo norvegese ma della scuderia italianissima di Renato Santese, con Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata alla guida e Mattia Orlando al training. Il tricolore sventola ancora sulla pista dello Yonkers e il momento d’oro italiano prosegue 12 mesi più tardi, con protagonista un altro super campione, VIVID WISE AS a dominare, da favorito, la corsa. In sulky c’è Matthieu Abrivard, Alessandro Gocciadoro alla preparazione del cavallo top della Scuderia Bivans e Bruni Racing Team.
Lo scorso anno invece la corsa sorride alla Svezia con JIGGY JOG S, allievo di Ake Svanstedt che batte il connazionale Aetos Kronos, uno dei dieci protagonisti attesi in questa edizione del 2025, che va in scena sabato 13 settembre e dove l’Italia affiderà invece a DIVA EK, altra nipotina di Varenne, da tempo trasferitasi in terra scandinava, le sue speranze di un nuovo successo.

