
44^ Ryder Cup, la grande affermazione dell’Europa al Marco Simone Golf & Country Club: torna sul trono il Vecchio Continente grazie al successo contro gli Stati Uniti per 16½ a 11½. E’ il quindicesimo successo europeo nella storia del trofeo, il primo dopo quello del 2018 a Parigi firmato da Chicco Molinari, che in questa edizione era vice-capitano insieme al fratello Edoardo!
Nella seconda giornata, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Roma, il team Usa chiude in rimonta, ma la compagine guidata da Luke Donald mantiene invariato il vantaggio maturato dopo la prima. Ora il gran finale con i 12 singoli, in palio il trofeo e l’onore della vittoria
Il Team Europe ha mantenuto il vantaggio di cinque punti sul Team Usa (10,5 a 5,5) e nella giornata finale dovrà conquistare quattro punti sui dodici in palio per aggiudicarsi il trofeo nella 44ª edizione della Ryder Cup, che per la prima volta nella sua storia quasi centenaria si disputa in Italia.
Dopo una prima giornata trionfale per i colori continentali (6,5-1,5), condotti dall’inglese Luke Donald, c’è stata una reazione non troppo efficace degli statunitensi, con in testa Zach Johnson, che hanno ottenuto un parziale di 3 a 1 nei fourball pomeridiani, dopo aver ceduto nei foursome mattutini (1 a 3), con il primo successo in un match. Un altro record negativo, non accadeva dal 1979 che una compagine si aggiudicasse un solo punto pieno dopo tre sessioni di gioco, così come non era mai successo, sempre da quella data, che una squadra non conquistasse neanche un match nella prima giornata.
Per gli americani la situazione è difficile, anche se avranno il vantaggio di potersi assicurare il trofeo pure con un pareggio essendo i detentori (19 a 9 nel 2021 in Wisconsin), perché per ottenerlo avranno bisogno di vincere otto singoli e di pareggiarne uno.
Nel Team Europe hanno brillato nei foursome del mattino Viktor Hovland e il debuttante Ludvig Aberg, i quali hanno travolto Scottie Scheffler, leader del World Ranking, e Brooks Koepka, ex numero 1, con un incredibile 9&7, maggior divario in un doppio nella storia della Ryder Cup. Rory McIlroy, dopo aver vinto i primi tre match, ha avuto l’occasione dell’en plein che, se fosse andato a buon fine, gli avrebbe permesso, nel singolo, di emulare il record di cinque vittorie in altrettanti incontri realizzato da Francesco Molinari a Parigi nel 2018. Non potrà farlo perché ha ceduto insieme a Matt Fitzpatrick contro Patrick Cantlay/Wyndham Clark (1 up) nel fourball.

Tra gli europei, al momento sono imbattuti dopo tre match Jon Rahm e Tyrrell Hatton (due vittorie, un pari), tenuti a riposo nella quarta sessione di gioco in vista del gran finale. Senza sconfitte anche Justin Rose e Robert MacIntyre, scesi due volte in campo (1 successo e un pari).
Tra gli statunitensi da salvare praticamente soltanto Max Homa (2,5 punti per lui) e Brian Harman (2 punti), che nella seconda giornata hanno dato la scossa con la doppietta, e Cantlay per la prodezza finale, mentre l’unico imbattuto in casa Usa è Wyndham Clark (un pari e una vittoria). Assolutamente deludenti Scottie Scheffler (in lacrime), Brooks Koepka, Jordan Spieth e Justin Thomas, che hanno giocato tre doppi insieme raccogliendo solo mezzo punto per un pareggio.
