La 133^ edizione del Premio Pisa è già storia. Ma sono rimaste impresse le immagini del vincitore, ovvero di una grande prestazione di AMABILE. Per conoscere il suo reale valore e quale strada da adesso sarà intrapresa dal suo team, chi meglio del suo allenatore, Stefano Botti, può aiutarci a capire e scoprire le qualità e i programmi del 3 anni figlio di Caravaggio.

AMABILE è stato preso in velocità in retta ma è riuscito a riorganizzarsi e a proporre un finale davvero convincente, vincendo di una mezza lunghezza ma ad orecchie dritte, segno che Dario Vargiu aveva ancora del buono in mano. Parola a Stefano Botti che abbiamo intervistato in esclusiva: “La vostra analisi è giusta – esordisce Stefano – Il cavallo ha sofferto un po’ il tracciato pisano, è stato anticipato da BLATANT, ma quando ha preso la giusta carburazione ha dimostrato a tutti il suo valore”.

Con la vittoria nel Pisa AMABILE va considerato assolutamente un buon cavallo: “Senza dubbio – continua Stefano- non ha un fisico imponente, quindi dobbiamo essere bravi a gestirlo al meglio, ma come motore è sicuramente un cavallo che fa ben sperare”.

Ha vinto bene, con ancora tanto da spendere, la domanda sorge spontanea: può arrivare a distanze maggiori?: “Sì, anche in lavoro ci ha dato questa impressione, credo che qualche metro in più sia tranquillamente nelle sue corde”.

Per come si è mosso ha lasciato intendere che in piste più selettive possa esprimersi ancora meglio. “Esattamente, siamo certi che a Roma e poi a Milano, come ha già dimostrato al debutto, possa mostrare tutto il suo potenziale.” La destinazione a breve è il Premio Parioli: “Direi proprio di si, il cavallo ha superato alla grande l’esame pisano e merita questo tentativo, sulla pista capitolina poi verrà ulteriormente avanti”.

A Capannelle troverà come rivale VERO ATLETA, sempre colori Incolinx, ma per il training di Bruno Grizzetti: Sarà una bella lotta in famiglia, Dario Vargiu chi monterà? “Si, ci intriga molto questa sfida. Dario non ha ancora scelto, certo Vero Atleta presenta un altro tipo di curriculum, ha vinto il Gran Criterium, insomma se Dario dovesse scegliere di montare lui, avrebbe tutta la nostra comprensione”.